Tifosi
I Tifosi di Afran hanno le sembianze delle maschere africane del Camerun e della Guinea Equatoriale. Le sue sculture sono fatte di un materiale che potremmo definire globale, pop, utilizzato in tutto il mondo, a tutte le età, come se fosse una divisa: pezzi di jeans
Manzoni
Questa opera di Afran rappresenta un busto di Alessandro Manzoni realizzato interamente con blue jeans, il tessuto denim.
Pangea
Nell’epoca contemporanea è innegabile come l’abbigliamento sia il primo e superficiale riferimento della singola esteriorità, che personifica una scelta politica, estetica e creativa.
Pop painting
Una serie di ritratti di personaggi pop, Che Guevara, Marylin Monroe, ma anche il dittatore coreano Kim Jong-un, soprannominato dallo scultore africano Little Boy, come la seconda bomba atomica costruita e la prima arma nucleare a essere utilizzata in un conflitto, nel 1945, nel bombardamento di Hiroshima.
Triennale 2014
Il jeans è un tessuto e un prodotto-feticcio così da essere una determinazione totemica, declinata in infinite forme e penetrata nell’immaginario, una sorta lingua universale, intraducibile in qualsiasi altro idioma.
Show painting
Diversi video delle performance artistiche di Afran: momenti molto intensi in cui l’artista presenta la sua arte dal vivo spesso con accompagnamenti musicali.
Ready made
Diverse opere di Afran tra cui lo Scheletro di niente, una struttura bianca, fatta di grucce. Il tessuto, nel suo lavoro, è carne e il cosiddetto ometto ne è il logico scheletro. L’apparenza, il vestito, l’identità che vogliamo mostrare agli altri, l’immagine esteriore è la colonna portante di tante cose.
Murales
La formazione di Afran come pittore è iniziata proprio nell’ambito dei murales e della street art: ha dipinto muri in due continenti e ha respirato lo spirito di questo movimento diffuso su scala globale, di cui è rappresentante di tutto rispetto.
Street art
La formazione artistica di Afran ha avuto inizio proprio attraverso la sua partecipazione alla creazione di murales e all’espressione artistica urbana, la street art. Ha contribuito a decorare pareti in due continenti diversi e ha immerso se stesso nell’essenza di questo movimento artistico diffuso a livello globale.
Muri che ridono
Per Afran, dare sfogo alla sua passione pittorica realizzando murales equivale a “far uscire l’arte dal museo per renderla alla portata di tutti”. Non a caso le sue opere più significative sono state realizzate nei centri urbani più importanti di Camerun e Guinea Equatoriale per un totale di circa 1,5 chilometri quadrati.